La Musica è uno dei grandi mezzi di espressione individuale e di comunicazione interpersonale di cui l’uomo dispone. Tutto questo è vero da sempre, ancor più oggi che la musica, grazie ai mezzi di riproduzione, penetra in tutti i luoghi e in tutti i momenti della nostra vita quotidiana.
Educare a capire e a creare la musica diventa perciò oggi un essenziale obiettivo culturale, che riguarda ogni persona, adulto o bambino che sia.
“Ogni apprendimento dovrebbe avvenire all’interno di un ciclo emozionale: a partire da un desiderio (attesa, tensione, motivazione) che scuote, che smuove dallo stato di quiete, di indifferenza, di routine, si produce un incontro (con una persona, un sapere, un’azione) che deve essere capace di causare stupore, riuscendo a incuriosire , a meravigliare, a sorprendere per poi concludersi con un distacco, una fase più razionale (il ricordo, la riflessione, l’analisi). (Demetrio 1995)
A Sado, una piccola isola nel mare del Giappone, vive un gruppo di giovani musicisti, maestri nell’arte del suonare il tamburo. Il loro nome è Kodò, che significa battito del cuore. E’ il suono che scandisce la vita ed è anche il primo che ognuno di noi ascolta, nel ventre materno. Si dice che il grande tamburo Daiko riproduca proprio questo suono, amplificandolo, interpretandone accelerazioni e sussulti. Ci piace per questo pensare che seppur la parola sia uno strumento fondamentale nella comunicazione, non è però strumento indispensabile. A volte la Musica stessa diventa strumento della comunicazione, e il parlare diventa inutile, o almeno non indispensabile, fino al paradosso che la comunicazione con la musica può essere un canale che apre la strada alla comunicazione con la parola, come accade spesso in situazioni di grave handicap. La Musica permette allora di cominciare a parlarci.
Il desiderio di Capire “di che musica siamo fatti” per perseguire una propria identità musicale, risulta essere l’anima delle varie attività didattiche che si concretizzano e realizzano nella nostra scuola di Musica.
“Musica a Colori” nasce con la convinzione che la musica prende forma da motivazioni, desideri, storie, fantasie di chi le costruisce e di chi ci si avvicina.
Educare a capire e a creare la musica diventa perciò oggi un essenziale obiettivo culturale, che riguarda ogni persona, adulto o bambino che sia.
“Ogni apprendimento dovrebbe avvenire all’interno di un ciclo emozionale: a partire da un desiderio (attesa, tensione, motivazione) che scuote, che smuove dallo stato di quiete, di indifferenza, di routine, si produce un incontro (con una persona, un sapere, un’azione) che deve essere capace di causare stupore, riuscendo a incuriosire , a meravigliare, a sorprendere per poi concludersi con un distacco, una fase più razionale (il ricordo, la riflessione, l’analisi). (Demetrio 1995)
A Sado, una piccola isola nel mare del Giappone, vive un gruppo di giovani musicisti, maestri nell’arte del suonare il tamburo. Il loro nome è Kodò, che significa battito del cuore. E’ il suono che scandisce la vita ed è anche il primo che ognuno di noi ascolta, nel ventre materno. Si dice che il grande tamburo Daiko riproduca proprio questo suono, amplificandolo, interpretandone accelerazioni e sussulti. Ci piace per questo pensare che seppur la parola sia uno strumento fondamentale nella comunicazione, non è però strumento indispensabile. A volte la Musica stessa diventa strumento della comunicazione, e il parlare diventa inutile, o almeno non indispensabile, fino al paradosso che la comunicazione con la musica può essere un canale che apre la strada alla comunicazione con la parola, come accade spesso in situazioni di grave handicap. La Musica permette allora di cominciare a parlarci.
Il desiderio di Capire “di che musica siamo fatti” per perseguire una propria identità musicale, risulta essere l’anima delle varie attività didattiche che si concretizzano e realizzano nella nostra scuola di Musica.
“Musica a Colori” nasce con la convinzione che la musica prende forma da motivazioni, desideri, storie, fantasie di chi le costruisce e di chi ci si avvicina.